Lunedì 9 aprile si è svolta la seconda serata degli Incontri Informativi organizzata dalla ASD UP Reanese. Tema dell’incontro: “Alimentazione: Posso migliorare la mia performance sportiva con una corretta alimentazione?”
Relatrice la dottoressa Marta Ciani, nota biologo nutrizionista che opera a Udine e che tra le persone che segue conta molti atleti.
L’incontro si è svolto in una gremita Aula Consiliare del Comune. Tra il pubblico numerosi atleti, in particolare delle fasce più giovani, accompagnati da un nutrito gruppo di genitori. A fare gli onori di casa l’assessore alle politiche sociali, dottoressa Attilia Marcolongo, l’assessore alla cultura, dottoressa Anna Zossi e la consigliera Marina Ribis.
La dottoressa Ciani, nel suo intervento di oltre un’ora, ha evidenziato molte problematiche che possono derivare da una non corretta alimentazione sottolineando, in particolare, come sia difficile poter parlare di regole generali per una dieta; è più corretto parlare di diete personalizzate per ogni singola persona. Ogni individuo è fatto a modo suo, alimenti che per qualcuno possono essere molto ben assimilabili per altri potrebbero costituire fonte di problemi e intolleranze.
Per avere un quadro preciso della situazione personale sarebbe ottimale effettuare uno screening genetico, esame che consiste nell’analizzare la propria costituzione genetica (genotipo) e poter così stabilire se si è predisposti a qualche disturbo alimentare, potendo così stabilire una dieta mirata per correggere questi problemi. Certo, non è il caso di creare allarmismi però in soggetti che sembrano predisposti a certe problematiche (come, ad esempio, frequenti problemi muscolari piuttosto che fratture o lesioni tendinee) potrebbe essere questo un valido strumento per individuare l’origine di questi disturbi.
Si è poi parlato di come dovrebbe essere composta la dieta giornaliera, dieta che vede una buona quantità di verdure, possibilmente di stagione e a km/0, poi frutta, carboidrati e proteine. Fondamentale bere molta acqua nell’arco dell’intera giornata, meglio se lontano dai pasti. La carne, sia rossa che bianca, si può tranquillamente assumere una o due volte la settimana, intervallandola al pesce azzurro. Limitare, per quanto possibile, l’assunzione di zuccheri
Infine si è parlato di come dovrebbe alimentarsi un atleta nel giorno della competizione, sia che la gara si svolga al mattino piuttosto che nel pomeriggio.
È poi seguito un interessante dibattito che ha coinvolto sia i genitori che i giovani atleti e i loro allenatori.
Nota dolente, purtroppo, è il dover riscontrare che oramai la quasi totalità degli alimenti, in particolare le carni che troviamo nei supermercati, provengono da allevamenti intensivi dove si fa un uso indiscriminato di antibiotici e integratori alimentari. La qualità della carne ovviamente ne risente e questi prodotti somministrati negli allevamenti finiscono giocoforza nei nostri piatti. Sarebbe preferibile potersi rifornire da allevatori di fiducia ma sappiamo benissimo che in questi ultimi anni è un’impresa praticamente impossibile.
In conclusione: una corretta e sana alimentazione, oltre a poter migliorare sensibilmente le proprie performances sportive, contribuisce in maniera determinante alla prevenzione di molte patologie tipiche della cosiddetta era moderna.
Il prossimo incontro è in programma lunedì 16 aprile quando la dottoressa Daniela Fedeli terrà un incontro su: “Psicologia: Disagi e insidie emotive nei giovani calciatori.
Vi attendiamo numerosi.